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Posta Alzheimer: l’importanza di scrivere un diario giornaliero


Posta Alzheimer: l'importanza di scrivere un diario giornaliero

 

Quando ti prendi cura di una persona con demenza, che sia un tuo familiare o una persona conosciuta per lavoro, è importante organizzare bene la giornata, dedicarsi del tempo in cui è possibile scegliere di fare delle azioni che saranno la nostra bussola.

Per questo, il mio consiglio è di scrivere un diario giornaliero della persona con demenza dove riportare informazioni e notizie importanti come le visite mediche specialistiche e le diagnosi (fatte e accertamenti da fare), la terapia prescritta (quotidiana o in aggiunta per via di infezioni ricorrenti/recidive o di stagione), o le azioni di prenderci cura quotodiane.

Diventa importante decidere cosa scrivere, diversi i dati utili da annotare:

  • paramentri vitali della persona (temperatura, pressione, ossigenazione, glicemia);
  • peso corporeo (stabile/oscilla molto; prende/perde peso);
  • idratazione (beve almeno 8 bicchieri di acqua al giorno?);
  • alimentazione (varia ed equilibrata/monotona; abbondante/scarsa);
  • stato emotivo/comportamento (tranquillo/agitato; sopororo/attivo; ecc. ;
  • cute: integrità e colore (attenzione se si presentano arrossamenti e/o lesioni);
  • dolore (pianto, lamenti, il contorcersi, massaggiarsi, stringere, corrugare la fronte, fare smorfie);
  • va in bagno regolarmente/stipsi;
  • farmaci: assunzione delle medicine (regolare, discontinua, variazioni);
  • igiene o problemi ai denti;
  • attività motoria;
  • visite ed esami medici.
Perchè e quando sono utili le annotazioni nel Diario giornaliero della persona con demenza?
Difficilmente la persona con demenza potrà dirci cosa sta vivendo o se ha un disturbo, sta a noi leggere i segnali che invia.
Intanto, per semplificare il compito è possibile fare uno schema così possiamo evitare di annotare tutto a mano.
l’ideale sarebbe avere un’agenda con le cose stampate in cui è sufficiente intervenire scrivendo “SI o NO”oppure fare una crocetta “X” sulla risposta che si adatta alla situazione.
Queste informazioni diventano importanti quando ci accorgiamo che la situazione di stabilità è cambiata e si presenta uno stato alterato, presumibilmente ad allarmarci potrebbe essere:
  • la soporosità,
  • l’agitazione,
  • la confusione che perdura.
Bisogna sottolineare l’importanza di avere, per la rilevazione dei paramentri vitali, strumenti giusti ed affidabili  a cui va fatta periodica manutenzione (come cambiare le batterie):
  1. temperatura corporea = un termometro funzionante
  2. pressione = sfigmomanometro
  3. ossigenazione sangue = saturimetro
  4. glicemia = glucometro

Cosa possono rivelarci i valori dei parametri vitali?

Dobbiamo sottolineare però, l’importanza sta nel saper leggere questi valori e le alterazioni significative.
Se una cosa non sappiamo farla evidenzia la necessità di diventare presto competenti in questo, per tutelare la salute di chi stiamo seguendo e migliorare la formazione nel nostro lavoro.
strumenti paramentri vitali
Accertiamoci di saperlo fare prima possibile, ed informiamoci su quali sono i valori dei paramentri vitali entro cui quella persona deve trovarsi, per poter dire: La persona si trova in uno stato di relativa stabilità = omeostasi.
I familiari, il personale sanitario o i medici che lo visiteranno potranno darci indicazioni in questo.

Diario giornaliero della persona con demenza

Per aiutare i familiari ad annotare informazioni importanti ho visto che è utile suggerire di utilizzare, in casa, uno strumento cartaceo (per il momento), come la mia versione della pagina del diario giornaliero dell’anziano con demenza.

Diario Giornaliero anziano demenza

Problemi cronici o problemi acuti

Monitorare questi valori o certe informazioni, ci permette di capire se il disturbo manifestato dalla persona con demenza possa riferirsi a qualcosa di preciso come ad esempio:

  • disidratazione;
  • stipsi;
  • dolori come artite, artrosi o reumatismi;
  • disturbi del sonno, mancanza di riposo notturno
  • allucinazioni/deliri;
  • infezioni
  • carenze
  • sarcopenia
  • apnee
  • dolore ai denti

 

Rimedi consueti o straordinari

Se non possiamo intervenire con rimedi già utilizzati in passato e che hanno permesso di risolvere il problema, dobbiamo cercare rapidamente il confronto con il medico che segue il nostro familiare, proponendo una lettura dei sintomi avvalorata dal Diario giornaliero in cui sono raccolti.

Questo può permetterci di comunicare meglio la situazione generale ed al medico di capire se si tratta di un problema ricorrente, un problema cronico scompensanto o di un episodio acuto di qualcosa che non va, espresso con disturbi inconsueti.

Risolvere il disturbo sottostante un episodio di soporosità o agitazione permette di riportare presto la persona anziana con demenza ad uno stato di relativa stabilità. Impedendo che la situazione di equilibrio generale precipiti e non possa essere recuperata.

 

 


Se volete saperne di più, potete chiedere scrivendo a: francaforzati@sosdemenze.com 


SOS PARLIAMO ON LINE

Quello che mi capita spesso di vedere è la frustrazione e l’isolamento vissuto dai familiari delle persone con demenza. Un isolamento che li annienta ed immobilizza, compromette ed accellera il decorso della malattia,

Ricevere la diagnosi di demenza o affrontare il cambiamento che questo comporta nella vita e nella famiglia porta ad una grande confusione. Puoi vivere momenti di vero sconforto, aver bisogno di un confronto e suggerimenti.

Ti propongo di sentirci in videochiamata on line (utilizzando Skype oppure altro mezzo), per la consulenza sul tuo caso, la consultazione on line non si sotituisce al parere del tuo medico specialista, ma valutiamo insieme come fare chiarezza sulla tua situazione e quali risorse puoi mettere in campo per migliorarla.

Io ci sarò, a te basterà prenotare un’ora on line. Scrivimi qui indicando in oggetto: SOS PARLIAMO ON LINE ti arriveranno tutte le informazioni per fissarci un incontro.

2 comments


  1. Carmela Marafioti

    Abbiamo un grosso problema con nostra mamma. Sembra terrorizzata quando la invitiamo ad andare in bagno per fare la Pipì.


    • francaforzati

      Buonasera Carmela,
      Se sua mamma prima non aveva questa reazione (mai), bisogna chiedersi cosa è cambiato?
      Potrebbe essere cambiato qualcosa nell’arredamento?
      Le persone che l’aiutano sono sempre le stesse?
      Ha cambiato qualcosa in sua mamma, ad esempio taglio di capelli o tipo di abbigliamento? potrebbe non riconoscersi specchiandosi?
      Ci sono stati episodi di qualsiasi tipo, non di routine, diversi dal solito che possono averle fatto intendere qualcosa difficile da elaborare per lei?
      Integrazione o cambi di terapia farmacologica?
      Il consiglio è partire sempre dall’osservare il disturbo, cosa succede prima che si verifichi? chi è presente? e durante e dopo?

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