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Posta Alzheimer: lettera dalla Signora Anna

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Ricevo una lettera dalla Signora Anna. La sorella ha da poco ricevuto una diagnosi per Demenza di tipo Alzheimer. “ Come posso ritrovare una nuova comunicazione con mia sorella? Non riesco a vederla così e non so come agire”.

Rispondo ad Anna che prima di tutto, è normale il disagio provocato da questo cambiamento.

AGIRE E NON REAGIRE

Quello che consiglio per lei è prendere qualche distanza ed adattarsi alla nuova situazione, il modo migliore per farlo non è aggrapparsi a qualcosa che non c’è più, ma di trovare il meglio in quello che c’è ora.

La persona con demenza, con l’avanzare della malattia, potrebbe non essere in grado di afferrare correttamente quanto gli venga detto. Per il malato la consapevolezza di tale difficoltà di comprensione è molto frustrante. Diviene quindi importante che il familiare adatti continuamente, con elasticità e sensibilità, le proprie modalità comunicative.

COMUNICARE EFFICACEMENTE

Importante è rallentare e porsi di fronte alla persona cercando il contatto visivo dei suoi occhi, parlando con chiara gentilezza e lentamente, usando frasi affermative brevi:

  • semplici,
  • concrete
  • accompagnando con la gestualità il linguaggio verbale.

Quando la persona con demenza commette degli errori, spesso è difficile stabilire se questi siano da imputare all’incapacità di svolgere una determinata attività o alla mancata comprensione del lavoro da fare. In entrambi i casi il familiare dovrebbe astenersi dal sottolineare tali défaillance e dall’accusare il malato di mancanza di volontà o di impegno per evitargli inutile umiliazione e sofferenza.

LA VICINANZA EMOTIVA

Anche quando la comunicazione verbale è molto compromessa, i pazienti con demenza sono in grado di recepire i messaggi non verbali e la vicinanza emotiva, perciò i familiari possono sempre contare su questo canale comunicativo per trasmettere loro affetto e vicinanza.

Quindi Anna, ti consiglio di usare tutta la tua empatia ed intelligenza emotiva.

 


PERCHE’ SOS PARLIAMO ON LINE

Quello che mi capita spesso di vedere è la frustrazione e l’isolamento vissuto dai familiari delle persone con demenza. Un isolamento che li annienta ed immobilizza, compromette ed accellera il decorso della malattia,

Ricevere la diagnosi di demenza o affrontare il cambiamento che questo comporta nella vita e nella famiglia porta ad una grande confusione. Puoi vivere momenti di vero sconforto, aver bisogno di un confronto e suggerimenti.

Ti propongo di sentirci in videochiamata on line (utilizzando Skype oppure Facebook), per la consulenza sul tuo caso, la consultazione on line non si sotituisce al parere del tuo medico specialista, ma valutiamo insieme come fare chiarezza sulla tua situazione e quali risorse puoi mettere in campo per migliorarla.

Io ci sarò, a te basterà prenotare un’ora on line. Scrivimi qui indicando in oggetto: SOS PARLIAMO ON LINE ti arriveranno tutte le informazioni per fissarci un incontro.

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